martedì 20 luglio 2010

MalaMovies: Un politico LA QUALUNQUE. La realtà ci ha superato - LASTAMPA.it

Albanese "Sesso, soldi e volgarità.. un politico Qualunque"

Il comico Antonio Albanese

Il comico Antonio Albanese nel panni di Cetto La Qualunque, politico volgare e corrotto

L'attore porta al cinema il suo Cetto televisivo "Abbiamo scritto il film due anni fa e la realtà ci ha superato"

MARIA CORBI
ROMA

Quando il cinema non supera la realtà. Siamo sul set del nuovo film di Antonio Albanese, Qualunquemente, nei panni di Cetto La Qualunque, ossia la versione ad alta definizione della parte più visibile della politica italiana, quella imbottita di testosterone, soldi e volgarità. You know «cricca»? E così ecco Cetto, imprenditore calabrese corrotto, depravato e ignorante che disprezza la natura, la democrazia e soprattutto le donne, di cui promette ai sostenitori grande abbondanza. Torna in Italia con una nuova famiglia e al grido di «più pilu e cemento armato» si prepara alla campagna elettorale, perché solo la politica può salvare lui e le sue proprietà da un un avversario che parla di legalità. Inizia la campagna elettorale: «Prima vota e poi rifletti». Il set è una villa che è un inno al kitsch. E anche qui la realtà supera la fantasia perché la casa è vera, abitata e pochi scenografi avrebbero potuto rendere meglio lo sfarzo cafonal di cui si circonda Cetto.

«La sceneggiatura è stata scritta due anni fa - spiega Albanese -. E poi abbiamo visto che la realtà ci veniva dietro. La gente non si scandalizza più di niente, è come anestetizzata e allora è meglio farla arrivare a riflettere attraverso la comicità. Rappresentando un mondo di perdenti, perché così escono alla fine i personaggi, speriamo che la gente ridendo si svegli». Dalla tivù (con la Gialappa’s e con Fazio), il personaggio di Cetto sbarca sul grande schermo prodotto da Fandango. «Il film è per me una meravigliosa sfida: entrare col linguaggio dei fumetti nella cronaca di oggi, reinventandola e astraendola, per riraccontarla, speriamo, ancor meglio - spiega il regista, Giulio Manfredonia -. Certo che ormai Cetto, come dice Albanese, rispetto ai suoi simili “reali” è quasi diventato un moderato».

Nel cast anche Sergio Rubini che interpreta Gerry, il coach del candidato, colui che deve tirare su le quotazioni elettorali di Cetto. «Gli dà consigli solo sul look, ovviamente, perché mentre prima questi personaggi esistevano solo nello spettacolo, oggi che la politica è diventata show affollano i luoghi di potere. Gerry è un sudista pentito, pugliese fa finta di essere del Nord. Ma - dice il regista - alla fine si vede che la politica è volgare anche al Nord. Solo è più ipocrita». Insomma, un film comico, se non fosse che sembra di leggere un quotidiano. «L’Italia con la sua classe dirigente è il Bengodi dei comici, che non riescono a stare dietro a quello che accade», commenta Rubini.

Tra statue romane, tappezzerie barocche e ritratti di famiglia, sul set si aggira Lorenza Indovina ossia Carmen, la moglie di Cetto, look molto over Anni Ottanta, maculato, dorato, vistoso. «Credevo di essere eccessiva, una caricatura. E invece andando in giro ho visto donne che si vestono come Carmen, piene di stampe animalier e tatuaggi, tutte con questa frezza bionda sulla frangia. Ho visto anche una che si era tatuata la marca di una moto sul braccio».

Niente moralismo, però. Albanese ci tiene a specificarlo: «La chiave comica elimina ogni retorica. Portare Cetto La Qualunque al cinema è stata un’idea eccitante e vagamente incosciente. In questi anni Cetto è stato per me, e per lo sceneggiatore Piero Guerrera, una straordinaria lente di ingrandimento che ci ha permesso di mettere a fuoco quello che succedeva nel nostro Paese. Un modo per raccontare tutto quello che non ci piace e per mettere in guardia su cosa potrebbe accadere. Cetto ci ha dato il grande privilegio di ridicolizzare comportamenti e modelli, che per molti saranno furbeschi e vincenti, ma per noi sono solo ignoranti e patetici. Il desiderio è dunque quello di raccontare con questo film un pezzo ingombrante della nostra realtà con la comicità». La speranza? «Che Cetto La Qualunque diventi col tempo solo una macchietta e non uno specchio fedele dei nostri tempi». E dopo? Un nuovo personaggio che potrebbe nascere per ora è confinato in una battuta: «Mi interesserebbe raccontare il rapporto con la religione, quelle persone che pregano, pregano, ma non trovano mai la posizione giusta». Ogni riferimento è casuale, of course.

...MA QUANDU NESCI NTE' CINIMA?
..e soprattutto.. qualcuno sa o sospetta quando si gireranno le scene a Scilla?

Posted via email from Malanova.. in pillole!

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